La Cantina del Camera

Oltre l'Oltrepo'

Gutturnio e Bonarda

Il Merlaccio in attesa di partire per la Lusitania ci convoca per una spedizione pomeridiana sulla strada delle Bonarde ed affini. Partiamo così il 2 aprile nel primo meriggio e con la luna giusta per la prima tappa: Borgonovo Val Tidone, che raggiungiamo con l'autostrada da Castel San Giovanni. La Cantina Val Tidone si trova sulla strada per Ziano Piacentino e presenta una vasta gamma di vini tra cui il Gutturnio preferito dal Merlaccio che lavora di damigiane . I vini in bottiglia sono tanti, ben presentati, ildott ed il camera provano:


  • Ortrugo vivace
  • Ortrugo frizzante
  • Malvasia secco vivace
  • Malvasia secco frizzante
  • Gutturnio frizzante

Proseguiamo nel primaverile paesaggio delle colline piacentine fino a Vicobarone, dove il camera riempie la damigiana del suo gutturnio preferito. La cantina di Vicobarone è carina e c'è un bell'ambiente paesano, siamo al confine con l'Oltrepo' e ci sono quindi anche vini del versante pavese come bonarda e pinot.
proviamo

  • Gutturnio
  • Malvasia

a pochi kilometri da Vicobarone, passando per Rovescala il versante collinare che produce le migliori bonarde arriviamo a Santa Maria della Versa. Breve sosta al bar del centro e quindi sulla strada per Stradella ci fermiamo al Wine Point di Montescano. La Cantina di Santa Maria della Versa offre buoni vini ma da non perdere è la Bonarda di Rovescala, tredici gradi di un profumato e frizzante vino sanguigno, ottimo in abbinamento con i salumi della zona, il dott prende anche un bag in box per le colazioni con il Necco

  • Bonarda di Rovescala
  • Pinot Nero vinificato in Bianco
  • Resling

Passiamo Stradella e ci fermiamo alla Cantina Sociale di Broni, una cantina per damigianisti con la spillatura dalle botti di acciaio. Hanno una belle scelta di vini facciamo qualche assaggio ed alla fine optiamo per un profumato Pinot rosato

  • Buttafuoco
  • Pinot rosato
  • Resling
  • Pinot Nero vinificato in nero barricato

Prima dell'ultima cantina facciamo tappa in una salumeria dove prendiamo un po di coppa e di pane per una merendina. Alla Cantina Sociale di Casteggio per l'ultima tappa prendiamo solo qualche bottiglia.


  • Croatina del pavese
  • Pinot nero vinificato in nero

L'Ortrugo

L'Ortrugo è il vino bianco piacentino più difuso anche se non ha la stessa notorietà del rosso Gutturnio. Il vitigno è sempre stato presente nel territorio piacentino ed ha una soria antica ma veniva utilizzato come uva da taglio. Con l'affermarsi della Malvasia di Candia aromatica i vigneti di Ortrugo sono stati in larga parte estirpati e comunque per anni non è stato riconosciuto il valore di questo vitigno che non veniva vinificato in purezza.E' solo all'inizio degli anni Settanta e grazie all'interessamento di alcuni viticoltori piacentini che viene riscoperto l'Ortrugo come vitigno degno di dare vita a un vino tutto suo. Il vino si presenta di colore paglierino chiaro tendente al verdognolo e ha un sapore secco o abboccato con un retrogusto amarognolo. Il vitigno è decisamente vigoroso e si presta meglio alla coltura in terreni poveri collinari dove riduce sensibilmente la produttività a favore della qualità del grappolo.
ortrugo
bonarda

Ecco l'elenco delle 18 DOC piacentine.


anni '70
  • Gutturnio (Val Tidone, Val Luretta, Val Trebbia, Val Nure, Val Chiavenna, Val Chero, Val d'Arda e Stirone)
  • Trebbianino Val Trebbia (collinare della Val Trebbia e della Val Luretta includendo parte dei territori dei comuni di Bobbio, Coli, Travo, Rivergaro, Gazzola e Agazzano)
  • Monterosso Val d'Arda (territori collinari dei comuni di Vernasca, Alseno, Lugagnano, Castell'Arquato, Gropparello, Carpaneto nelle valli dello Stirone, Arda, Chiavenna e Chero)

anni '80
  • Colli Piacentini Barbera (Val Tidone, Val Trebbia, Val Nure e Val d'Arda)
  • Colli Piacentini Bonarda (Val Tidone, Val Trebbia, Val Nure e Val d'Arda)
  • Colli Piacentini Cabernet Sauvignon (Val Tidone, Val Trebbia, Val Nure e Val d'Arda)
  • Valnure (Val Nure, Val Riglio e comuni di San Giorgio P.no, Vigolzone e Ponte dell'Olio)
  • Pinot Grigio
  • Pinot Nero
  • Ortrugo
  • Malvasia



successive
  • Novello
  • Cabernet Sauvignon
  • Vin Santo
  • Vin Santo di Vigoleno (zona collinare fra l'Ongina e lo Stirone del comune di Vernasca)
  • Pinot spumante bianco o rosato
  • Chardonnay
  • Gutturnio riserva classico o superiore

Il Gutturnio

Il gutturnio è il vino più famoso del piacentino, prende il nome da un boccale in argento "Gutturnium" ritrovato sulle sabbie del Po nel 1878. Il Gutturnium in uso negli antichi romani veniva riempito di vino e i commensali, finita la cena, bevevano a turno il sorso dell'amicizia.
La viticoltura nel piacentino ha antiche radici, ed i suoi abitanti fama di buoni bevitori. Cicerone, nell'oratoria In Pisonem, attacca il piacentino Lucio Calpurnio Pisone Cesonino,(padre dell'ultima moglie di Cesare, Calpurnia) rimproverandogli di rendere eccessivo onore al vino della sua provincia "Toreuma nullum, maximi calices, et ei, ne contemnere suos videatur, Placentini".
Il Gutturnio è ancora oggi il prodotto dalla vinificazione congiunta di Barbera (55%) e Bonarda (45%) come indicato ai tempi di Giulio Cesare.