Dott eat Dott



a Maltese Odissey

bandiera di Malta

Parte Seconda




Quarto giorno - Domenica - 24 Febbraio 2008

Oggi è Domenica e a Marsaxlokk è giorno di mercato, da tutta l'isola si riversano residenti e turisti per vedere, acquistore, assaporare l'atmosfera di questo bel paesello. Non non dobbiamo neppure muoverci, basta scendere le scale e ci siamo ed è un piacere passeggiare per le bancarelle non ancora affollate, ed osservare la esagerata varietà del pesce a disposizione tutto freschissimo. Facciamo un primo giro con qualche acquisto, quindi posiamo le commissioni in camera e ci rituffiamo nella baraonda, verso il mezzogiorno il movimento è caotico, Arrivano i bus stracarichi di turisti che si riversano nel passeggio. Abbiamo deciso di mangiare in camera, per cui ci fermiamo nei banchi di gastronomia per acquistare le "delicatessen" dell'isola. Prendiamo pomodori secchi, capperi, olive conciate in vari modi, insalata di mare, ed anche il Gbejniet, il tipico formaggio di Gozo fatto con latte di pecora non pastorizzato ed insaporito con erbe e pepe macinato. Pranziamo in camera beendoci anche una bella bottiglia di Mdina (Chardonnay e Girgentina) di Delicata, e ci facciamo anche un bel sonnellino. Nel primo pomeriggio con una bella giornata di sole, prendiamo la Picanto e andiamo verso il mare dalla parte opposta dell'isola, ci fermiamo a Mgarr dove finalmente vediamo la Egg Church, la chiesa costruita ad inizio '900 con i proventi della vendita delle uova. Con una stradina, passando da Zimmitello Palace, una bella villa padronale, si arriva a Gnejna Bay con la spiaggia rossastra. Parcheggiamo, ed un ometto col beretto, senza essere invadente viene a ritirare, l'obolo. Sulla spiaggia ci sono un mucchio di famigliole locali che approffittando della bella giornata sono venute a fare pic-nic sulla spiaggia. Un chiosco vende bibite e panini, e sulla destra ci sono piccole insenature scavate dall'acqua nella fragile arenaria. Nella parte sinistra della baia ci sono invece, rifugi per barche e piccole casette scavate nella roccia, mese su due piani fino al promontorio. Facciamo una passeggiata da questa parte, ci sono dei sentierini che si insinuano tra roccia ed una vegetazione che ha il giallo dei fiori primaverili come colore predominante. In lontananza si vede l'isola di Gozo. Si fa sera e lasciamo la baia per la Saint Paul Bay, stasera vogliamo stare nella parte spessa dell'isola. Ci fermiamo a Burgibba, si nota subito la differenza, in giro molti ragazzi, e dai locali esce una musica assordante. facciamo due passi all'imbrunire sul lungomare e notiamo una bocciofila dove si svolge una strana partita alle bocce. Il pallino è piccolissimo,non più di una nocciola, poi ci sono i giocatori che vanno a punto che hanno delle boccette colorate, un po più piccole delle palle da tennis, e poi i bocciatori con dei tronchetti, e tutti bocciano tutto, un bel pasticcio. Ci defiliamo ed entriamo in un bel pub: Fat Henry dove prendiamo una pinta di Cisk ed una di HopLeaf entrambe buonissime, siamo in un tipico pub inglese con maxischermi per le partite della Premier League. Dopo Burgibba sosta a Paceville: doppio pasticcio ma ormai ci siamo, parcheggiamo in alto e scendiamo palazzoni, megastrutture con discoteche , negozi, ecc ecc. Troviamo in un angolino un ristorante: Kandles con un interno carino, mangiamo un filetto stopposetto, ma con uno splendido contorno di patate al forno e kapunata. Lasciamo questo labirinto contenti di non aver ceduto alle lusinghe dei tanti mega alberghi della zona che promettevano pernottamenti aprezzi invitanti, e torniamo seguendo l'asse centrale verso casa. Un sorso di Kinnie la buona bibita locale e poi a dormire.

Quinto giorno - Lunedì 25 Febbraio 2008

Ci svegliamo presto, bella giornata, ci facciamo un caffè in camera e quindi con la Picanto decidiaamo di aandare a Gozo tirandola per le lunghe. Rifacciamo la costa sud: prima tappa Fort Saint Lucian (1610) subito dopo Marsaxlokk, chiuso al pubblico, ma di grande imatto scenografico vicino al mare ed è robabilmente il paradiso dei gatti che dormicchiano nei prati circostanti. A Birzebbuga troviamo una panetteria e facciamo rifornimento di Pastizzi e bonboloni, abbiamo deciso infatti di fare colazione al Blue Grotto, uno scorcio che ci affascina. Ci arriviamo in poco tempo, ormai conosciamo la strada, c'è un magnifico solo e anche i Pastizzi sono magnifici, all'interno una gustosissima puree di piselli.

Dopo aver saziato lo stomaco, ci rivolgiamo allo spirito e troviamo in aperta campagna il Santuario della Madonna di Girgenti, un posto invero strano, all'aperto in mezzo alle vigne ed ai frutteti che lo circondano.Arriviamo a Dingli, circumnavighiamo il Buskett, l'unica zona boschiva dell'isola, e ci fermiamo per la visita alla zona archeologica delle "Car Ruts"a Clapham Junction: si tratta di solchi paralleli con profondità variabile fino al mezzo metro. Hanno l'aspetto delle scanalature lasciate da un carro sul terreno, ma la distanza tra loro è variabile, la spiegazione potrebbe essere quella di un sistema di trasportoformato da due pali tenuti assieme da un telaio simili a quelle degli indiani del NordAmerica, cosa trasportassero non si sa ma la distribuzione dei solchi ha uno stretto legame con la distribuzione dei villaggisull'isola nell'età del bronzo. Rabat è a pochi km e ci fermiamo in periferia per visitare una chiesa con chiostro anesso. Per mezzogiorno arriviamo a Mosta, posto spessissimo dove è difficile parcheggiare, al centro della città c'è il Mosta Dome con la sua cupola enorme, 39,6m di diametro, di poco inferione al Pantheon(43 m) e san Pietro (42,1 m).

La chiesa è chiusa, niente visita, ma un bel profumino arriva da una pastizzeria e ci facciamo altri pastizzi. Siamo pronti per Gozo, arriviamo a Cirkewwa da dove partono i traghetti, lasciamo l'auto in un parcheggio, e per meno di 5€ a testa prendiamo il biglietto di andata e ritorno. La traversata è breve, una mezzoretta e siamo a Mgarr un pittoresco porticciolo. con la Chiesa della Madonna di Lourdes sullo sfondo. All'uscita c'è la fermata del 25 che ci porta a Victoria, la città più importante dell'isola, dove gironzoliamo per il-kastell con una imponente cinta muraria con al centro la Cattedrale dell'Assunta. Gironzoliamo quindi nei vicoletti sottostanti, e visto che inizia a fare frescolino ci mettiamo in coda per il bus del ritorno. A Gozo le corriere hanno un diverso colore, sono blu e rosse, il 25 che arriva, dovrebbe portare al massimo 36 passeggeri, ma incredibilmente riusciamo a salire in 82 contati e schiacciati. Si parte con le porte sempre aperte e sperando in bene, qualcuno si fa il segno della croce, si affronta la discesa che porta al traghetto. Ci sarebbe altre cose da vedere, ma sarà per un'altra volta. Ripresa la Picanto ci fermiamo per una sosta all'imbrunire nella affollatissima chiesa di Nostra Signora della Vittoria che domina Mellieha dall'alto. In poco tempo con la scorrevole arteria principale ritorniamo a casa e dopo una rinfrescatina si riesce per l'ultima cenaa da Ir-Rizzu. Ormai i camerieri ci conoscono, e siamo pronti per la serata importante, come vino scegliamo il Delicata Green Label, angiolino si butta sullo Special Platter di commiato mentre il dott eat dott: proprio così, mangia il pesce omonimo (ed era questo lo scopo del viaggio), da noi detto anche pesce pietra, ed il cameriere interrogato ci racconta che ildott è una cernia di fondo. Un grande entusiasmo che si trasforma in delusione ildott viene classificato come peggior pesce del viaggio!

Sesto giorno - Martedì 26 Febbraio 2008

Ultimo giorno a Malta, saldiamo il conto alla Guesthouse, e ci dirigiamo a Valletta per l'ultima mezza giornata libera. solita procedura, lasciamo l'auto al Park&Ride e poi in centro con i minibus. Colazione ipercalorica al Caffé Cordina e poi al Grand Master's Palace col la sua austera ed imponente facciata che contrasta con con la ricchezza degli interni. Un tempo residenza del Gran Maestro dell'ordine di Malta, è ora è sede del Parlamento e residenza ufficiale del Presidente. Si possono visitare l'armeria e gli appartamenti di Stato con due visite separate. Vediamo solo gli appartamenti di Stato tra cui spicca la Camera del Consiglio con imponenti arazzi che raffigurano scene esotiche. Andiamo quindi agli Upper Barrakka Gardens per la cannonata a salve che saluta il mezzogiorno, e cerchiamo la Chiesa la cui cupola domina la parte opposta della penisola : è la Chiesa della Madonna del Carmelo ed ha una splendida cupola anche all'interno. Per pranzo ci fermiamo da Cocopazzo, il nome non promette nulla di buono ma ci sbagliamo, ci servono un bel pastasciuttone ai frutti di mare, ed un piattone di raviul di coniglio extralarge, tutto buono e a buon prezzo. Ultimo Caffè da Cordina e poi un salto nella piazza delle corriere per un report dettagliato dei mezzi sul mercato, e con due belle pagnotte di pane maltese(speciale) ritorniamo al parcheggio. Arriviamo all'aeroporto con buon anticipo lasciamo l'auto al pparco chiuso dell'Hertz e consegnamo le chiavi. Abbiamo speso una 30 di Euro di benzina(1€ al litro) e ci siamo trovati bene nonostante la guida al contrario. L'aereo di ritorno ha una mezzoretta di ritardo, e alle 19,30 la vacanza è finita, atterriamo a Pisa ed il pulmino del parcheggio ci attende.Autostrada noiosa e piovosa fino a casa.

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