Il Curioso delle Birre:
Gita d'agosto in Franconia
Bamberga e dintorni......
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cipolle e birrette a Bamberga
Note sulla Baviera tratte da Tuttobaviera
Primo giorno giovedì 17 agosto 2006
Ferie d'Agosto: si parte per la Germania di prima mattina con sosta
a Gavonata per prelevare il navigatore e via per le strade deserte
verso Chiasso, accompagnati da un tempo incerto ed una bella frescura
mattutina. Il traffico è quasi inesistente, facciamo la A7, ed è persino strano vedere la
tangenziale di Milano con le corsie libere. In poco tempo arriviamo alla frontiera
ed in Svizzera inizia anche a piovere. Proseguiamo ad andatura lenta verso il
San Bernardino con la solita litania dei lavori in corso. Optiamo per un percorso
tutto svizzero senza Autostrada Austriaca per cui ci tocca attraversare Bregenz,
è quasi mezzogiorno e c'è un bel po di traffico.
Proseguiamo in direzione di Ulm
(città natale di Albert Einstein), ma resistiamo solo fino alla "mezza", usciamo
dall'autostrada e troviamo una landgasthof defilata : pranziamo con una buona Pils
una bistecca di Kalb(vitello), insalata e spatzle, tutto buono. Appesantiti ma di
buon umore riprendiamo il viaggio e raggiungiamo la meta senza difficoltà.
La superstrada arriva infatti quasi in centro di Ulm, e c'è un comodo parcheggio
proprio sotto il rathause. Due passi e siamo nella famosa piazza con la Cattedrale gotica
ed il Munster, il campanile, più alto del mondo (161.53 metri). La piazza è bruttissima con un abbinamento
antico-moderno che non convince, in compenso il campanile è impressionante, e lo stare a testa
all'insù mette a dura prova la cervicale. Visitiamo la cattedrale all'interno
ma con veto di Angiolino sul Munster: non si sale e basta! Il Dott, suo malgrado si adegua, ma
in fondo ride sotto i baffi. Sentiamo odore di Danubio, e seguendo lo scorrere
di un rio, attraversiamo il pittoresco quartiere dei pescatori "Fischerviertel" ed arriviamo
alla passegiata sulle mura della città che la separano dal bel Danubio blu.
Lasciamo la città con una prima parte in autostrada ed in poco tempo arriviamo
alla meta: Pappenheim
nel Parco dell'Altmuehltal che ha come logo una simpatica
ammonite. Il Paese è caratterizzato da un (castello)Burg che sovrasta
la città. Ormai rimangono solo alcune parti della fortezza fondata
nel XII secolo e sono in parte visitabili. Dalla sommità della torre
si ha un bel panorama sulla città e sulla zona circostante.
La città sorge su di un sito celtico poi sviluppato dagli Alemanni;
la prima notizia storica si ha da un Urkunde, un diploma del 802 d.C.
Uno dei membri più conosciuti della famiglia Von Pappenheim è sicuramente
il Feldmaresciallo Gottfried Heinrich zu Pappenheim che combatté agli
ordini del generale Wallenstein nella guerra dei Trent’ Anni durante
la quale si meritò il titolo di Macellaio di Magdeburgo per il
saccheggio spietato della città dopo la sua resa.
Una prima impessione sfavorevole, non ci sembra un posto meritevole di sosta
ma prima di sera avremo già cambiato opinione. Al secondo giro del centro troviamo
l'alberghetto prescelto Hotel-Gasthof Zur Sonne
che ha al pianterreno una fornitissima
macelleria e sulla porta d'ingresso l'inconfondibile cartello che recita:Qui si mangia
il famosissimo Agnello dell'Altmuehltal: non siam forse qui per questo!
L'albergo è quasi tutto pieno, rimangono solo stanze piccoline che affittano
ai ciclisti "Bett und Bike". Ci accontentiamo e dopo una rinfrescata, e visto
che la terrazza del ristorante(al nostro piano) tende a riempirsi, ci affrettiamo e troviamo
due degli ultimi posti su di una bella terrazzina alle pendici del Burg. Molti
dei commensali sono ciclisti, avvolti nelle loro tutine tecniche, che dopo aver
smaltito durante il giorno, accumulano le riserve per il giorno a venire.
Naturalmente ildott prova l'Altmuehltal Lamb arrosto che è tenero e gustoso ma
forse più pecora che agnello. Angiolino si butta sul maiale, la sua bestia preferita.
Beviamo birre
Monchshof di Kulmbach con
Angiolino che preferisce le bionde(keller) mentre ildott le brune(dunkel).
Terminiamo con una dessert gigante, e mentre i ciclisti continuano ad impiombarsi
(quarto giro di birre + vari schnapps) andiamo a fare gli atleti su e giù per le
pendici del castello illuminato che domina tutto il paese. Vorremmo bere un'altra
birretta ma alle 11 di sera anche i bar più trasgressivi sono ormai chiusi ed allora
bonanotte.
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Secondo giorno - venerdì 18 agosto 2006
Ci svegliamo accompagnati dal tintinnio di una leggera pioggerella, scendiamo per colazione
ed ecco la sorpresa: la sorella di Vigo in persona sorveglia le operazioni e fa la
guardia alle marmellate perchè conosce bene i ciclisti, in primis quelli di Bosio.
Ai tavoli ci sono infatti solo tutine tecniche con appetiti voraci in attesa del
sole per la partenza. Coperti, partiamo con la pioggerella in direzione di
Weißenburg, antica città di fondazione romana: lo testimonia il fatto del ritrovamento di
un impianto termale d’epoca romana considerato il maggiore della
Germania e i resti del Castrum Biriciana del quale è stata
recentemente ricostruita una porta.
La città è situata sulla Limes Stasse, la strada che segue l'antica
linea di confine tra il mondo civile ed i barbari.(unesco).
Pochi km, e ci siamo, parcheggiamo davanti al cimitero
e ci troviamo in una splendida città di chiara
impronta medioevale è cinta da mura e da 31 torri;
in parte il fossato è ancora pieno d’acqua, in parte è prato.
Per fortuna smette di piovere per cui facciamo il periplo delle mura per poi
addentrarci all'interno dove regnano pulizia ordine e silenzio.
Anche le attività lavorative
sembrano svolgersi a bassa voce. Entriamo in una libreria attratti da un'offerta e ci accaparriamo
un meraviglioso cofanetto di carte stradali della Germania 1-200.000 che si riveleranno utilissime.
Ispezioniamo anche la parte romana, la chiesa gotica di St. Andreas, fondata nel 1327
, la Ellingertor, risalente al XIV secolo e considerata una delle più belle
porte cittadine della Germania; a sinistra appare l’antico stemma della
città imperiale (dal 1241) a sinistra quello attuale risalente al 1481.
Insomma, facciamo una visitina come si deve, e poi ritorniamo verso Pappenheim
per percorrere tutta la tortuosa valle dell'Altmuhl. Nel frattempo anche i ciclisti ed
i canoisti sono usciti dalle loro tane e ci accompagnano nel nostro percorso anche se da lontano; dopo pochi km
troviamo anche un gregge del fomoso "altmuhl lamb", forse sarà l'unico o finto perchè è proprio lo stesso gregge
ritratto nelle brochure, stessa location e stesso pastore.
Proseguiamo tra i paesini fino ad arrivare ad
Eichstätt, cittadina francone sulle rive dell’Altmuehl, sede di un’antica
Università cattolica, distrutta dagli Svedesi nel 1634 durante la guerra
dei Trent’Anni e successivamente riedificata in stile Barocco.
Visitiamo la Residenzplatz, considerata una delle più belle piazze
barocche della Germania, progettata dagli architetti italiani
G. de Gabrieli e M. Pedretti, sulla quale si affacciano
le quattro Curie dei Canonici , la Dompfarrhof del 1510
e il fianco della Residenz. La città è troppo barocca per essere bavarese
e troppo bavarese per essere
barocca, insomma ci delude un po, sembra quasi fuori posto.
Per affogare la delusione in una buona birra entriamo in una Gastatte
del centro
ed all'ombra di un fico in un cortiletto interno pranziamo per benino.
Subito dopo pranzo saliamo alla chiesa di Santa Walburga facente parte
di un convento benedettino del IX sec.
che custodisce dietro l’altare maggiore le reliquie della Santa.
Domina la città ilcastello Willibaldsburg dove ha sede il museo del Jura,
importante per la grande quantità di fossili provenienti dalle cave locali
tra cui spicca per fama quello dello Archeopteryx considerato
l’anello di congiunzione tra rettili e uccelli.
Tappa successiva a Berching, una cittadina dove sembra di respirare aria
di Medioevo, con le sue mura costruite nel XV secolo con tredici
torri e quattro porte contrapposte, la pavimentazione stradale
tutta di pietre quadrate simili ai Sampietrini, alcune case a graticcio
e la piazza principale colorata dalle facciate delle case e dai fiori
dei balconi.Il paese sorge lungo il Mein-Donau Kanal, il canale navigabile
che unisce i Fiumi Meno e Danubio e che, assieme al Rhein-Mein Kanal o
Canale Reno-Meno, permette di unire per via interna l’Oceano Atlantico
al Mar Nero e che è quotidianamente percorso da un gran numero di chiatte
commerciali trasportanti materiali inerti battenti tutte le bandiere
europee.
Ma non siamo venuti qui per questo bensì per assaggiare una birretta di una Privat Brauerei
, la
Winkler, che sorseggiamo comodamente seduti nella piazza del paese. Prima
di imboccare l'autostrada per Bamberg passiamo dall’Abbazia benedettina di Plankstetten,in origine
romanica (1129) come lo dimostrano i muri di fondazione delle due torri
ed il portale anche se successivamente ha assunto un aspetto barocco.
Ci fermiamo per qualche minuto solo per visitare la chiesa, e vedere che questo monastero
situato sulle sponde del Danubio, è sede di un centro di produzione di prodotti
naturali. Tappa successiva ad Amberg città medioevale nella pianura, la sosta è breve,
giusto il tempo di una passeggiata, sembra una città tranquilla ma anonima, caratterizzata
dalla presenza di soldati americani. Ce ne andiamo subito. L'autostrada verso Norimberga è molto trafficata, nei dintorni della città
si procede a passo d'uomo, per cui accumuliamo ritardo nella tabella di marcia.
per fortuna la situazione migliora verso Bamberga dove arriviamo per le 20 circa.
Dopo qualche giretto a vuoto, causato anche dalla chiusura di un ponte con conseguente
modifica della viabilità, troviamo
l'Hotel Die Alte Post in Heiliggrabstraße 1, proprio dietro l'Hotel National
dove eravamo già stati nel 1999. Il posto, pur senza pretese è carino e con personale
disponibile. Per la prima notte ci sistemano in una tripla al pian terreno, per il weekend c'è
il pienone, ed anche in garage troviamo a stento un posticino per la Yaris.
Dopo una doccetta di rito, ci incamminiamo speranzosi verso il centro senza particolari
programmi, ma appena svoltato l'angolo troviamo l' Obere Königstrasse, e una di
fronte all'altra due Birrerie mitologiche:
la Spezial e la Fassla, optiamo per la prima e mai scelta fu più azzeccata
poichè è l'ultimo giorno di apertura prima delle ferie estive. Ci sediamo nel
cortile interno e ci beviamo una prima "rauchbier lager" molto più chiara e delicata
della Shlenkerla, che rimane la preferita, di seguito il solito piatto a base di
carne di maiale, e come secondo assaggio birresco arriva una meravigliosa "U" ovvero una
Ungespundetes, una lager chiara, non affumicata, non filtrata e poco carbonata, quasi ferma. Molto piacevole
e bevibile.
Terzo giorno - Sabato 19 Agosto
Bamberga è una piccola città
della Franconia, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità perché
possiede il centro storico meglio conservato di tutta la Germania,
scampato ai bombardamenti della seconda guerra mondiale
(leggende narrano che la patrona S. Cunegonda circondasse la
città di nebbia durante gli attacchi per rendere difficile il lavoro
ai bombardieri alleati).
Fondata nel xi° secolo dall’imperatore del Sacro Romano Impero Enrico II°,su di un precedente (902)
"castrum Babenberg" scelta come sua capitale e costruita, come Roma, su di un’area di 7 colli. Nei suoi 1000 anni di
storia seguente non fu mai fortificata e mai assediata.
Bamberga era una volta chiamata "la sinfonia in B" (B nel mondo
anglosassone è la nota musicale "si"): per i suoi
Buerger (i cittadini), Burg (castello), Barock (barocco),
Brezn (pane) e Bier.
Attirano subito l'attenzione
del visitatore l'imponente Duomo con i suoi quattro campanili e l'Altes
Rathaus ("vecchio municipio"), ancorato come una nave in mezzo al Regnitz,
uno dei fiumi che attraversa Bamberg.
La parte più antica della città sorge sui sette colli, ognuno dei quali
offre una immagine da cartolina, e tra i migliori consiglio
il Michaelsberg.
Uno dei monumenti principali è, come già riportato sopra,
il Dom, consacrato nel 1012 e successivamente sottoposto a nuovi lavori,
ultimati nel 1237. All'interno è da notare il "Bamberger Reiter", il cavaliere di Bamberga
,considerata la prima statua a grandezza naturale scolpita dopo l'antichità
una scultura che rappresenta idealmente la figura di un re cristiano
del 1200(Santo Stefano Re di Ungheria?). Nella chiesa riposano Enrico II il Santo e la
moglie Santa Cunegonda e c'è anche la tomba di Papa Clemente II, morto nel 1047 e unico
Pontefice sepolto in Germania.
Accanto al duomo si trova la Neue
Residenz, fatta costruire dal principe-vescovo della città nel '600,
con i suoi saloni (spicca tra tutti la Kaisersaal) ed il magnifico
giardino delle rose.
Per gli amanti dell'architettura barocca è da visitare la zona del Grüner
Markt, famosa anche per il mercato ortofrutticolo che si svolge
nella Maxplatz, dove si trova la chiesa di St. Martin.
Sulla collina di Michaelsberg c' la chiesa di
St. Michael con la tomba di Sant'Otto e l'annesso convento dei Benedettini
(oggi casa di riposo per anziani) ed il Museo della birra, fondato all'inizio del 1015 e ristrutturato
nel periodo barocco. Dalla terrazza si può ammirare uno dei migliori
panorami di Bamberg e della campagna circostante.
Lasciando la collina e scendendo in città, meritano una visita la chiesa
e il convento dei Carmelitani (Karmelitenplatz 1), fondato nel XII secolo
e tuttora abitato dai frati. Lasciando il barocco e passando
al gotico ci troviamo di fronte alla Obere Pfarre ("parrocchia alta"),
la cui prima pietra venne posata nel 1325; anche in questo caso però
l'influenza seicentesca si fa sentire: l'altare è un altro sontuoso
esempio di stile barocco.
Una buona colazione ci attende all'inizio della giornata, abbiamo bisogno di
proteine perchè abbiamo preso a noleggio alla reception due biciclette.
Per e 9 siamo pronti per la visita della città che iniziamo con un giretto lungo
le sponde del Regnitz. Lasciamo le biciclette vicino alla statua
del Centurione (di Miltoraj) sull'Untere Brucke e facciamo un giretto col battello
sul Regnitz e quindi sul Mein-Donau Canal fino al porto fluviale di Bamberga.
Il giretto dura un'oretta, costa 7 euro e rientriamo alla base per ora di pranzo.
Il Centurione sorveglia le bici, per cui a piedi andiamo al 6 di Dominikanerstraße
dove si trova l'antica taverna della Schlenkerla per gustare la famosa cipolla
ripiena accompagnata dalla RauchBier. Per digerire, riprendiamo le biciclette e andiamo
sulla collina di Michaelsberg. Salita durissima, da buoni cristiani per non stancare
troppo le bici, scendiamo e le accompagniamo a piedi fino alla vetta.
Si entra da un voltone in un grande piazzale, sulla sinistra c'è il museo della
birra(già visitato in altra occasione) e di fronte la chiesa che visitiamo soffermandoci
in particolar modo sulle volte su cui è dipinto un erbario e sulla tomba di Sant'Otto
l'unico Santo al mondo numero cardinale, mentre di ordinali ne conosciamo tanti,
anche vicino a casa. Passeggiamo quindi sul retro della chiesa, una terrazza con un
bel panorama sui tetti di Bamberga con dei bei baretti. Scendiamo a valle verso
il Dom, passando prima dal Rosengarden nella Residenz, anche qui con terrazza panoramica
e bel baretto con torte ed un modo particolare per ordinarle: Si entra in cucina si sceglie la torta,
consegnano un numero che poi bisogna dare al cameriere. Ci pappiamo una
n.18 bevendo
una Radler, la bibita dei ciclisti, pure da noi chiamata bicicletta anche
se ormai un po fuori moda. Passiamo quindi al Dom caratterizzato da quattro capanili
che trasuda di storia tra tombe di Papi ed Imperatori.
Ritorniamo quindi verso casa passando dall'Untere Konigstasse per un riposino ed
una rinfrescata.
Serata dedicata alla Fassla, di fronte alla Spezial, ma con ambiente completamente
diverso, più popolare. Le cameriere sono rotondissime con vestitini attillati e volano
velocissime tra i tavoli.Stasera si beve Lager vom Fass, buonissima come al solito,
e le solite maialate. Prezzi popolari, avventori allegri, salgono i canti, e fuori piove.
Niente giretto serale, bagnati col rapportone si pedala verso casa.
Quarto giorno - Domenica 20 Agosto
Ci svegliamo presto, e dopo una sostanziosa colazione prendiamo le biciclette
ed usciamo da Bamberg con la Memmelsdorf Strasse che si prende facilmente, basta girare
a sinistra all'uscita dell'albergo e poi sempre dritto. Le ciclabili permettono di
pedalare in scioltezza e sicurezza, c'è una bella frescurina le uniche maledizioni
se le prendono le autostrade con i loro cavalcavia, Cima Coppi per un non allenato.
Dopo pochi km prima sosta al castello di Seehof; parcheggiamo con cura ed entriamo
nel palazzo dei Principi Vescovi di Bamberga. Il posto è bello c'è un grande parco
con laghetto e molte fontane sparse ovunque. Memmelsdorf è a pochi minuti, sostiamo
davanti alle tre birrerie del paese
Brauerei Drei Kronen
ma col polpaccio caldo proseguiamo per Menkendorf 5 km oltre.
Ci fermiamo alla birreria Hummel, nel cortile interno c'è una tavolata di
vecchietti che si fanno dei litroni di birra, tra il disapprovo generale
prendiamo due kleine di keller (morbidissima), ci sgridano un po, ma poi ci lasciano
bere tranquilli. Proseguiamo con un giretto del paese dove c'è anche un Bierkeller
della stessa birreria all'ombra di grandi alberi, e poco più in la brauerei
Wagner, chiusa. Tappa successiva a Breitengüssbach, dove troviamo la Hummer,
aperta, ma è ancora un po presto per il pasto per cui ancora una mezzora di pedalata
e siamo a Baunach, dove purtroppo troviamo la Sippel chiusa. Ci fermiamo per il
pranzo in una Gasthof nella piazza del paese, dove assaggiamo il primo coniglio
tedesco, una bella porzione, una bella pils e siamo pronti per il ritorno.
Ripassiamo dalla Hummer e proseguiamo per Kermenn, dove troviamo due birrerie: la
Wagner Brau e la Leicht, che hanno le Bierkelller poco distante nel bosco.
Una stradina sterrata costeggia il fiume e poi si allontana appena fino a raggiungere i
margini di una boscaglia ed ecco in altura la Wagner Bierkeller. Ci sono molte
famigliole che vengono a fare merenda, e il posto pin piano si affolla.
Arriva anche la banda del paese che si apposta in un angolo ed inizia a suonare.
Prendiamo due krug di keller molto buona morbida con un leggero retrogusto di caffè
accompagnata da una bella fetta di torta. Ci fermiamo un'oretta ma poi nuvoloni
all'orizzonte ci consigliano il rientro. La strada verso Bamberg è tutta in mezzo
alla campagna, lontano dal traffico. Spuntiamo in città sulla Coburger Strasse ed
inizia a piovere; ci fermiamo al riparo della tettoia un supermercato italiano
da un nome altisonante: "Mercato Di Dio". Per fortuna smette presto di piovere ed
allora riprendiamo la strada di casa con una tappa però al cimitero della città.
Molte cose di un posto si imparano vedendo il cimitero, se si rispettano i morti
si rispettano anche i vivi, ebbene il cimitero è come la città, accogliente ed
ordinato. Con il sedere mezzo rotto mettiamo le bici in garage, e mentre riprende a
piovvigginare, facciamo un salutare riposino. Verso sera ci prende una grave
crisi da astinenza da stinco per cui andiamo, rigorosamente a piedi per salvaguardare
i fondoschiena rotti, alla Schlencherla. Solo posti in piedi, ma troviamo posto
con un povero diavolo seduto da solo ad un tavolo, ha qualche problema, un aspetto triste
ed in più dei vistosi tappi nelle orecchie che spuntano fuori di due centimetri.
Appena gli rivolgiamo la parola, però sorride, e ( per quel poco che riesco a capire di tedesco)
mi racconta la storia della sinfonia in B della città. Stinco e birretta e poi in
strada decisi ad andare per un cicchetto da Pizzini, un famoso locale nella stessa via, ma è chiuso,
per cui mogi mogi ritorniamo verso casa.
Quinto giorno - Lunedì 21 Agosto
Oggi è il giorno delle commissioni, dobbiamo comperare le birre per
la I° edizione della MiloBierFest a casa del dott. Dopo la solita colazione
decidiamo di ripercorrere in parte il tragitto del giorno precedente.
Prima sosta da Hummel dove prendiamo due "party fasser" da 5 litri di keller
Oggi giorno feriale la birreria è attiva ed c'è nell'aria un bell'odore di malto
. proseguiamo per Kemmern dove prendiamo un fustino di lager alla
WagnerBrau, quindi ci spingiamo verso il nord in direzione di Coburgo.
A mezza strada ci fermiamo a Sesslach, posto noto per avere una Kommunbrauhaus
che produce birra servita alla
Gasthof Reinwand e da Zum Roten Ochsen, con un procedimento tipo
zoigl. Il paese è carino, cinto da mura e con comodi
parcheggi all'estero. Facciamo un giretto mentre nella piazza dove ci sono i locali sopra citati
stanno smobilitando l'impianto di una festa.
Proseguiamo per Coburgo, città nota per il suo castello (Veste)
che la domina dall'alto. C'è un bel parcheggio comodo nei pressi
della piazza del municipio (carina). In un angolo della piazza notiamo un baracchino
da cui escono un gran fumo ed un delizioso profumino: stanno preparando le famose
salcicce di Coburgo, 1 stuck (15 cm) 1,83 Euro e sono servite in mezzo
ad un microscopico panino da cui fuoriescono per bene da ambo i lati. Non resistiamo
e passiamo all'assaggio, una spruzzata di senape, e sono una meraviglia.
Dal centro il castello non si vede, prendiamo una cartina all'ufficio turistico,
e saliamo verso l'alto. In mezzo ad un parco ben tenuto, facciamo una bella camminata,
arrivando alla meta sudatelli. In cima fa persino freddo, e c'è un vento tagliente; facciamo
un giro nella parte esterna tralasciando il più impegnativo tour interno.
La fortezza è bella e ben tenuta, con la coda dell'occhio vediamo un trenino turistico,
e lo prendiamo al volo per la discesa in centro alla modica cifra di 2 Euro, forse
se lo prendevamo all'andata era meglio, comunque non perdiamo l'occasione per farci
l'ulima salciccia sempre al solito posto.
Ritorniamo verso Bamberga, e ad un certo punto ildott inizia a maledirsi da solo, non
ha più la memoria di una volta e si è dimenticato di passare da Vierzehnheiligen un Santuario
quasi sulla strada per Coburgo con la Alte Klosterbrauerei che produce
deliziose birrette. Di ritorno a Bamberg, riusciamo a parcheggiare nel sotterraneo
vicino all'ufficio turistico, che poi è vicinissimo al NonneBrucke e di corsa andiamo
alla Schlenkerla per prendere due fustini e bere l'ultima Rauch.
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All'imbrunire arriviamo ad Essing, anche qui si trova una
Bräuereigasthof
dove troviamo una cameretta con bagno esterno; una rinfrescata e siamo
nel ristorante, che ha una bella terrazza sul fiume,
c'è una frescura bestiale e le poche persone che son fuori hanno il cappotto.
Nell'accogliente interno ci servono una bella cenetta con tanto di "forelle" (trota)
cucinata a regola d'arte, dolcetti e birrette deliziose ed infine anche il
grappino, un distillato di weisse. Ben coperti facciamo un giretto del paese
quindi incuriositi da rumori strani avanziamo verso l'aperta campagna in una notte
nero pece. All'improvviso, un rumore assordante, arriva a tutta velocità un grande
battello fluviale con grandi fari che fendono in buio, sembra un'astronave con noi prossimi
ad un incontro ravvicinato del III° tipo: avevamo scordato di essere vicini al
Mein-Donau Canal.
Sesto giorno - Martedì 21 Agosto
Essing è un piccolo paese rannicchiato sotto le rocce del Giura
sorvegliato dall’alto dalle rovine del castello di Randeck e nelle
vicinanze vi è il più lungo ponte in legno d’Europa gettato sul
canale Meno-Danubio.
La cittadina con la sua porta antica ed un ponte in legno su
di un tratto del vecchio corso del fiume Altmuehl è molto tranquilla.
Dopo colazione saliamo alle rovine del castello di Randeck
distrutto dagli Svedesi durante la guerra dei Trent’Anni;troviamo il portone
chiuso, ma come d'incanto si materializza un donnone tedesco accompagnata dai suoi gatti
che per la modica spesa di 1 Euro ci apre la porta del maniero.
I pochi resti danno l’idea di una fortezza assai importante e
dalla cima del mastio che si raggiunge con una scala di legno
si gode uno stupendo panorama sul Giura e sulla valle.
In lontananza si vede sulle alture sovrastanti il Danubio il Walhalla,
l'opera più significativa del neoclassicismo della Germania meridionale
fatta erigere da re Ludwig I tra il 1830 e il 1841 su progetto
dell'architetto Leo von Klenze. Si tratta di un maestoso tempio dorico
voluto dal sovrano per celebrare i grandi uomini tedeschi
Proseguendo in direzione di Riedenburg, facciamo una deviazione per il
castello di Prunn, fortezza medioevale posta su di uno sperone a
picco sulla valle dell’Altmuehl.
Interessante costruzione militare che nei secoli è stata modificata,
ed una struttura successiva è stata creata addossandola al torrione
che è la parte più antica. Oggi il castello è sede di un museo
che ricostruisce la vita dei tempi passati;
in questo castello nel 1561 venne ritrovata una copia miniata del
Nibelungenlied ossia la Saga dei Nibelunghi,
celebre poema cavalleresco della tradizione tedesca.
Dall’alto delle sue mura si gode un bellissimo panorama
sulla valle e sulla cittadina di Riedenburg posta a pochi km.
La città è posta all'interno di un'ansa del Danubio, pioviggina, ma ci fermiamo
ugualmente per vedere il passaggio di una chiatta ad una chiusa. Proseguiamo nella
visita di una birreria la Riedemburger Brauhaus,
dove ci accodiamo ad un gruppo, purtroppo
quasi al termine del giro riservato solo ai gruppi. Comperiamo un pintone di
"Historical Emmer" scoprendo solo in seguito che si tratta di birra di farro
fatta usando i prodotti bio dell'Abbazia benedettina di Plankstetten, già visitata in precedenza.
La birreria produce anche la nota
5korn, fatta con 5 tipi diversi di cereali, e delle ottime birre di grano
tutte "bio".
Facciamo anche un giretto in un'altra birreria del paese "Brauerei Riemhofer"
che però non ha lo spaccio. Prendiamo quindi la strada del ritorno seguendo le
indicazioni per Freising, sulla "Strada del Luppolo".
La città è circa 30 km a nord di Monaco ed anticamente era un importante
centro commerciale dell'Europa centrale, ci passava la via del sale.
Sede di una delle più antiche Diocesi della Germania, ha un importante
Duomo del 1200, intitolato a St. Maria e St. Korbinian, semplice
all'esterno ma con una ricchezza di stucchi e affreschi barocchi dei
fratelli Asam all'interno.
Nella collina di Weihenstephan si trova la più antica fabbrica di birra
del mondo. Fondata nel 1040 dai Benedettini, è oggi di proprietà dello
Stato della Baviera.
Freising si può raggiungere comodamente con la metropolitana S1 da Monaco.
Non lontano, presso il paese di Oberschleißheim, si trova il castello
di Schleißheim, una sontuosa residenza appartenuta ai Wittelsbach.
Girovaghiamo un po per la periferia e poi troviamo la birreria, situata in un
grande edificio. Preleviamo qualche birretta e via per Erding, sede di un'altra
famosa birreria che tralasciamo per l'ora tarda.
Qualche km più avanti attraversando un paese nella pianura, notiamo una bella
macelleria, ci fermiamo e prendiamo una borsata di salumi vari da griglia per
la Milobierfest del Giovedì.
Proseguiamo sul percorso già
fatto in primavera,(Tegersee) salvo poi deviare per l'Achensee in Austria.
Una delusione!! Sono le 20,30 e non riusciamo a trovare un posticino dove
mangiare qualcosa, tutti i locali hanno la cucina chiusa. Per forza maggiore
andiamo quindi verso Innsbruck, e ci fermiamo poco prima di Haal im Tirol,
dove ceniamo verso le 21,30 e poi troviamo un posticino vicino per dormire.
Settimo giorno - Mercoledì 22 Agosto
Colazione magrissima e quindi via verso casa. Facciamo una tappa ad Haal im
Tirol, gironzoliamo per il paese e portiamo a casa un po di pane nero con i semini.
Decidiamo di non fare l'autostrada per cui attraversiamo tutta Innsbruck per
imboccare la strada del Brennero. In Italia siamo costretti a prendere l'autostrada
altrimenti non ci si muove. Ci fermiamo per il pranzo a San Michele - Mezzacorona
nel ristorante MonteReale che già conosciamo, e nel frattempo ci comperiamo un blocco
di "carne salada", una specialità della zona. Arriviamo
a casa senza intoppi nel tardo pomeriggio.